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Sicurezza alimentare

Presenza di fitosanitari nelle acque ad uso potabile

I fitosanitari più frequentemente riscontrati nel territorio dell’ASL NO sono i diserbanti. I quantitativi rinvenuti consentono di escludere un pericolo immediato per la salute pubblica. Le falde più interessate dalla contaminazione di prodotti fitosanitari sono nell’Area Sud del territorio dell’ASL NO, prevalentemente destinata a coltivazioni cerealicole (riso e mais). Impianti di trattamento vengono installati non solo per evitare il superamento dei parametri di legge ma anche a scopo precauzionale.

 

Casette dell’acqua

Le “casette dell’acqua” sono punti di erogazione automatica di acqua collegati all’acquedotto ed installati in spazi pubblici. Il loro scopo è offrire acqua refrigerata e/o addizionata di anidride carbonica (acqua gassata), variamente trattata. Attualmente sul territorio dell’ASL NO sono presenti 47 “casette dell’acqua” collocate in altrettanti Comuni. Gestori delle “casette” e operatori SIAN effettuano varie attività per garantire la salubrità dell’acqua erogata da questi impianti.

 

Distributori automatici di latte crudo

La vendita di latte crudo direttamente dal produttore al consumatore viene effettuata attraverso l’utilizzo di distributori automatici. Gli standard di produzione e distribuzione, richiesti alle aziende per questa attività, sono elevati e vengono costantemente controllati e verificati dal Servizio Veterinario dell’ASL NO. Attualmente sul territorio dell’ASL di Novara sono presenti 4 distributori automatici, collocati nelle stesse aziende agricole di produzione del latte.

 

Carni di cinghiale

In provincia di Novara i cinghiali sono presenti e anche sottoposti a periodiche campagne di abbattimento. Prima di consumare carne di cinghiale è importante sottoporla a controlli sanitari che garantiscano l’assenza di Trichinella spiralis, parassita che provoca una malattia rara ma con esiti anche molto gravi. Al momento dell’acquisto, un bollo sanitario sull’etichetta garantisce il consumatore che la carne è stata ispezionata ed è risultata idonea al consumo. Solo nel 2020 in Piemonte si è registrato 1 solo caso di infestazione umana da Trichinella spiralis, dovuto al consumo di cinghiale cacciato, non sottoposto ai controlli sanitari.

 

Il consumo dei funghi in sicurezza

Ogni anno vengono registrati episodi di intossicazione da funghi con casi di malattie che talvolta richiedono il ricovero e che possono anche risultare mortali. Per prevenire l’ingestione di funghi velenosi, non commestibili o mal conservati, i raccoglitori possono usufruire della consulenza gratuita dell’Ispettorato Micologico operativo presso il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. Nel periodo 2008-2022 l’Ispettorato ha registrato 1.454 accessi con identificazione di 2.548 specie fungine. Il ritiro e la distruzione del 30% dei funghi esaminati dimostrano come questo servizio fornito ai cittadini contribuisca a prevenire casi di intossicazione e avvelenamento da funghi.

 

Allerte alimentari

Per impedire la distribuzione di prodotti alimentari risultati non conformi, dal 2000 in Europa è attivo il RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed - Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi). Il RASFF è costituito da punti di contatto attivi 24 ore su 24; nell’ASL NO è attivo un ufficio unico condiviso tra SIAV e SIAN che verifica il ritiro dei prodotti segnalati dal sistema e lo attiva nel caso di riscontro di non conformità sul proprio territorio.

 

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