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Cronicità e fragilità

Le malattie croniche rappresentano la vera sfida della sanità del futuro. La domanda di servizi sanitari per soggetti anziani con patologie croniche negli ultimi anni è diventata sempre più elevata.

Il Piano Nazionale Cronicità Accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano del 15 settembre 2016 e l’Allegato B alla DGR 306-29185/2018 “Linee di indirizzo regionali 2018-2019 per il recepimento del Piano Nazionale Cronicità” presentate dall’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte il 12/03/2018 hanno dato l’avvio in Piemonte ai lavori sull’Argomento “Cronicità” a cui è corrisposta la definizione del Piano Locale Cronicità dell’ASL e dell’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità”.

Il Piano Locale Cronicità  rappresenta un elemento estremamente importante per i cittadini in quanto strumento per garantire equità, accessibilità e fruibilità delle cure;  il Piano costituisce un documento di programmazione aziendale specifica, redatto in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera “Maggiore di Novara” in una comunione di intenti finalizzata a definire un importante strumento di pianificazione sanitaria per i pazienti cronici che vuole mettere al centro la persona e il suo progetto di cura, rafforzando l’integrazione tra le diverse professionalità, passaggio indispensabile per migliorare la prevenzione e il controllo delle malattie al fine di assicurare una buona qualità di vita ai pazienti.

Gli obiettivi di cura nei pazienti cronici e fragili, sono orientati al miglioramento del quadro clinico e dello stato funzionale, alla minimizzazione della sintomatologia, alla prevenzione della disabilità e al miglioramento della qualità di vita. Per realizzare tali obiettivi è necessaria una gestione a 360 gradi della persona assistita da parte dei diversi professionisti sanitari interessati (organizzazione multidisciplinaree e multiprofessionale). Tale approccio è evoluto nel tempo fino all’attuale definizione dei Percorsi di salute Diagnostico-terapeutici Assistenziali (PSDTA) in grado di prendere in carico il paziente nel lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi sociosanitari.

L'obiettivo generale consiste nel modificare la prospettiva utilizzata finora per la presa in carico dei pazienti, concentrando la competenza su urgenze e alta specializzazione all’Ospedale e affidando all’assistenza territoriale la cura delle malattie croniche tramite l’incremento della domiciliarità anche attraverso l’uso della tecnologia (dalla Teleassistenza domiciliare al Teleconsulto specialistico), la realizzazione di reti assistenziali, la centralità del ruolo dei medici di famiglia, la riorganizzazione dei servizi sul territorio, l’elaborazione di Piani di cura personalizzati per i pazienti. Il Piano Locale Cronicità è inoltre orientato anche alla prevenzione primaria e secondaria, all’adeguata organizzazione dei servizi e programmazione operativa, alla loro prossimità, attraverso gli ambulatori per la Cronicità, le Case della Salute e gli Infermieri di famiglia e comunità. Il Piano Cronicità è formulato in modo partecipato, con il coinvolgimento di tutti gli attori della cura, sia medica, che sociale, creando alleanze su obiettivi di salute con tutti gli operatori della filiera assistenziale coinvolti quali i privati accreditati, gli Enti gestori e il terzo settore, importante portatore di interesse costantemente consultato dall’ASL tramite la Conferenza di partecipazione Aziendale.

Dal punto di vista operativo dal 2018 è stata richiesta a ogni Azienda Sanitaria Locale e Ospedaliera la definizione di un “Nucleo per la Cronicità” e una “Cabina di Regia”, organi operativi che, con il coinvolgimento dei Professionisti operanti nelle Aziende.

La composizione di questi organi è stata definita con deliberazioni del Direttore Generale dell’ASL NO, n. 245 dell’11/11/2018 e n. 263 del 12/12/2018, individuando i profili professionali che si occuperanno di scrivere il documento di pianificazione, secondo il cronoprogramma specifico. Il gruppo di lavoro è stato rinnovato con Deliberazione dell’ASL Novara n. 153 del 22/03/2022.

il 30/10/2019 l’ASL ha redatto in collaborazione con l’AOU il proprio Piano Cronicità che dovrà essere aggiornato nel mese di giugno 2022.

Il cronoprogramma degli interventi previsti per l’anno 2022 comporta lo sviluppo dei PSDTA, l'integrazione con il piano locale della prevenzione, lo sviluppo della telemedicina e lo sviluppo della Centrale Operativa Territoriale per la risposta ai bisogni complessi e a tutela della salute del cittadino

L’Asl  Novara collabora con il Nucleo per la Cronicità e la Cabina di Regia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità”, in modo tale da garantire un migliore coordinamento tra tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio della Provincia e uno stretto legame funzionale tra tutte le professionalità coinvolte nel trattamento delle patologie croniche. Oltre alle Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere partecipano alla definizione dei Piani Locali delle Cronicità anche i Soggetti portatori di interessi istituzionali, per condividere un modello omogeneo e partecipato nelle varie Aziende Sanitarie Locali del Piemonte.