Come fare per

Pronto Soccorso Pediatrico

Il Pronto Soccorso Pediatrico è attivo tutti i giorni e garantisce la presenza in guardia attiva di uno specialista pediatra 24 ore al giorno. Vi accedono i pazienti nella fascia di età pediatrica compresa tra 0 e 16 anni non compiuti esclusi quelli con patologia di natura traumatica (eccetto il trauma cranico che viene valutato presso il PS pediatrico).

L’accesso alla struttura prevede:

  • Accesso alla S.C. MECAU - area triage (DEA/Pronto Soccorso) dove personale infermieristico appositamente formato opera un rapido inquadramento clinico ed anamnestico, rileva i parametri vitali ed attua il primo “triage”, attribuendo al paziente un codice colorimetrico correlato alla gravità della sintomatologia presentata (bianco, verde, azzurro, arancio, rosso);
  • Il paziente viene inserito sull’applicativo informatico del Pronto Soccorso e avviato al percorso specifico:
    1. Codice rosso: accesso diretto in shock room della S.C.MECAU. Il paziente viene immediatamente valutato dal medico del Pronto Soccorso adulti il quale, valutate le condizioni del paziente, contatta il pediatra di guardia e/o il medico rianimatore e procede con le prime misure diagnostico-terapeutiche.
    2. Codice arancio: il paziente viene inviato alla sala visita del MECAU e viene qui preso inizialmente in carico dal pediatra di guardia.
    3. Codice azzurro, verde e bianco: il paziente viene inviato, eventualmente accompagnato dall’OSS del Pronto Soccorso, al reparto di Pediatria dove verrà preso in carico dall’infermiera e dal medico di turno.

Al Pronto Soccorso pediatrico il bambino viene preso in carico dall’infermiera di reparto e visitato, nei tempi previsti dal codice di urgenza precedentemente attribuito, dal medico pediatra di guardia. Nel caso il medico di turno sia impegnato in altra attività a maggior grado di urgenza il paziente viene fatto aspettare nella sala d’attesa dedicata e periodicamente rivalutato dall’infermiera di reparto per intercettare precocemente un eventuale peggioramento del quadro clinico.

A seguito della visita medica il paziente potrà essere sottoposto agli accertamenti diagnostici (esami di laboratorio, radiografia, ECG ecc.) e/o terapeutici richiesti dal caso. Il medico potrà inoltre avvalersi della consulenza di specialisti di altre branche (neuropsichiatra infantile, chirurgo, oculista, otorinolaringoiatra, ortopedico ecc.).

Concluso il percorso diagnostico-terapeutico iniziale il paziente potrà:

  • essere dimesso a domicilio e riaffidato al medico di fiducia. Al momento della dimissione viene rilasciato il referto medico con le dovute indicazioni terapeutiche. I caso di necessità di ulteriori accertamenti diagnostici in regime non urgente il medico rilascia apposita impegnativa dematerializzata con indicazione della classe di urgenza.
  • essere trattenuto in Osservazione Breve Intensiva (OBI); l’OBI prevede un periodo di osservazione e/o di terapia di breve durata, che generalmente non eccede le 36 ore, a seguito del quale il paziente viene dimesso o avviato, in caso di mancato miglioramento clinico, al proseguimento dell’assistenza in regime di ricovero.
  • essere ricoverato in reparto di degenza pediatrica.
  • essere trasferito presso altra struttura di assistenza per acuti qualora il quadro richieda accertamenti diagnostici non eseguibili in loco o un regime di assistenza a maggiore intensità di cura.  

Durante tutto il percorso diagnostico-terapeutico è richiesta la costante presenza di un genitore o di una persona maggiorenne delegata dal genitore.